Descrizione Prodotto
Various – La Haine (Musiques Inspirees Du Film)
37,90€
Guido & Maurizio De Angelis – L'arbitro (12-12-2024) green vinyl
22,90€
Guido & Maurizio De Angelis – L’arbitro (12-12-2024)
18,00€
Condizione disco: Mint
Disco perfetto, in ogni caso non è mai stato suonato.
Condizione cover: Mint
Copertina perfetta, solitamente ancora sigillato.
Formato: 45 // 7" | Genere: Soundtracks
Disponibile su ordinazione
Categorie: 45 // 7", Mint, Mint, Soundtracks, stage & screen.
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Peso | 0.55 kg |
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Operazione Sole” come l’estate, si spera, imminente; “Operazione Sole” come la canzone del 1967 di Peppino Di Capri, considerata, forse a torto, la prima ska in Italia, ma sicuramente la prima a parlare di Giamaica e ritmi in levare.
Il disco che avete in mano vuole essere una testimonianza di quanto i suoni nati a Kingston fra gli anni ’60 e gli anni ’70 abbiano non poco influenzato il pop nostrano.
Con la prima esplosione del reggae in Inghilterra fra il 1968 ed il 1970, nonché con l’assurgere di Bob Marley a fenomeno di culto mondiale, parallelo al fenomeno tutto inglese della Two Tone e del revival ska, l’Italia, sempre attratta dalle nuove tendenze non solo inglesi, non poteva certo stare alla finestra.
Pertanto queste innovative e sconosciute sonorità in levare, derivate dal blues degli anni ’50 e rimescolate in salsa caraibica, hanno preso piede anche nel Belpaese.
Si inizia già nel 1959 con il brano “Nessuno” di Mina, considerabile a tutti gli effetti uno shuffle giamaicano, per arrivare in pochi anni al blue-beat (I 4 di Lucca, Claudio Casavecchi) ed allo ska (Margherita, Peppino Di Capri, Silvano Silvi, Renzo e Virginia) ed essere proiettati al primo reggae (ad esempio Jo Fedeli e la sua versione italiana di “Israelites” di Desmond Dekker).
Si giunge così, rapidamente, alla fine del decennio del boom economico e cambiano la cultura, gli stili, i riferimenti: il tutto diventa più impegnato (a livello culturale, artistico e politico). Dopo una fase di stallo durata più di un lustro, ecco che il reggae di Bob Marley (considerato una sorta di nuovo Messia) conquista il pianeta, Italia compresa: i produttori e gli artisti, anche ad alto
livello, per qualche anno non rimangono affatto indifferenti a questa novità e decidono di introdurre il “levare”, in primis il reggae, nei vari repertori pop: nomi conosciutissimi come Loredana Bertè, Mario Lavezzi, Rino Gaetano, Ivano Fossati, Ilona Staller, Adriano Celentano, Edoardo Bennato (giusto per elencarne alcuni) si buttano a capofitto in nuove avventure sonore, in maniera sì pionieristica, ma spesso con ottimi risultati.
La raccolta “Operazione Sole” vuole prendersi il merito, invece, di proporre e far scoprire artisti meno conosciuti (fatta eccezione per Gino Santercole, già sodale e parente de Il Molleggiato), spesso delle vere e proprie meteore nel panorama musicale italiano, che hanno cercato di ottenere (o raggiungere nuovamente) il successo adattando il pop tanto in voga in quegli anni ai nuovi suoni black imperanti in occidente.
Siamo nei primi anni ’80 e si va dal reggae più classico, alla italo-disco contaminata dal dub sino alla verace napoletanità che, in più di un’occasione, nel suo essere endemicamente “nera” e piena di groove, ha strizzato l’occhio agli accordi made in Kingston e London.
“Operazione Sole”: una piacevole opera filologica, ma avvolta da un
altrettanto piacevole aura di disimpegno.
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Operazione Sole” come l’estate, si spera, imminente; “Operazione Sole” come la canzone del 1967 di Peppino Di Capri, considerata, forse a torto, la prima ska in Italia, ma sicuramente la prima a parlare di Giamaica e ritmi in levare.
Il disco che avete in mano vuole essere una testimonianza di quanto i suoni nati a Kingston fra gli anni ’60 e gli anni ’70 abbiano non poco influenzato il pop nostrano.
Con la prima esplosione del reggae in Inghilterra fra il 1968 ed il 1970, nonché con l’assurgere di Bob Marley a fenomeno di culto mondiale, parallelo al fenomeno tutto inglese della Two Tone e del revival ska, l’Italia, sempre attratta dalle nuove tendenze non solo inglesi, non poteva certo stare alla finestra.
Pertanto queste innovative e sconosciute sonorità in levare, derivate dal blues degli anni ’50 e rimescolate in salsa caraibica, hanno preso piede anche nel Belpaese.
Si inizia già nel 1959 con il brano “Nessuno” di Mina, considerabile a tutti gli effetti uno shuffle giamaicano, per arrivare in pochi anni al blue-beat (I 4 di Lucca, Claudio Casavecchi) ed allo ska (Margherita, Peppino Di Capri, Silvano Silvi, Renzo e Virginia) ed essere proiettati al primo reggae (ad esempio Jo Fedeli e la sua versione italiana di “Israelites” di Desmond Dekker).
Si giunge così, rapidamente, alla fine del decennio del boom economico e cambiano la cultura, gli stili, i riferimenti: il tutto diventa più impegnato (a livello culturale, artistico e politico). Dopo una fase di stallo durata più di un lustro, ecco che il reggae di Bob Marley (considerato una sorta di nuovo Messia) conquista il pianeta, Italia compresa: i produttori e gli artisti, anche ad alto
livello, per qualche anno non rimangono affatto indifferenti a questa novità e decidono di introdurre il “levare”, in primis il reggae, nei vari repertori pop: nomi conosciutissimi come Loredana Bertè, Mario Lavezzi, Rino Gaetano, Ivano Fossati, Ilona Staller, Adriano Celentano, Edoardo Bennato (giusto per elencarne alcuni) si buttano a capofitto in nuove avventure sonore, in maniera sì pionieristica, ma spesso con ottimi risultati.
La raccolta “Operazione Sole” vuole prendersi il merito, invece, di proporre e far scoprire artisti meno conosciuti (fatta eccezione per Gino Santercole, già sodale e parente de Il Molleggiato), spesso delle vere e proprie meteore nel panorama musicale italiano, che hanno cercato di ottenere (o raggiungere nuovamente) il successo adattando il pop tanto in voga in quegli anni ai nuovi suoni black imperanti in occidente.
Siamo nei primi anni ’80 e si va dal reggae più classico, alla italo-disco contaminata dal dub sino alla verace napoletanità che, in più di un’occasione, nel suo essere endemicamente “nera” e piena di groove, ha strizzato l’occhio agli accordi made in Kingston e London.
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26,90€
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21,00€
"Black Bombay" è il nuovo album della Foga Klan
É fuori "Black Bombay", il nuovo album di Rus 165 & Jama membri della crew hip hop torinese Foga Klan e del collettivo Riparia 72.
L'album è caratterizzato da atmosfere orientali e tematiche hardcore in un metaforico "viaggio senza ritorno verso Katmandu", per citare la title-track.
Le produzioni sono a cura di Jama e spaziano da suoni classici a beat più moderni e sperimentali, con una grande varietà nei campionamenti.
Il progetto include la partecipazione al microfono di Skarto, Sab Sista, Bigga e Shaki.
Black Bombay è stato mixato da Dj Matter (Riparia 72) e masterizzato da DJ Argento al Silverroom Studio.
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"Black Bombay" è il nuovo album della Foga Klan
É fuori "Black Bombay", il nuovo album di Rus 165 & Jama membri della crew hip hop torinese Foga Klan e del collettivo Riparia 72.
L'album è caratterizzato da atmosfere orientali e tematiche hardcore in un metaforico "viaggio senza ritorno verso Katmandu", per citare la title-track.
Le produzioni sono a cura di Jama e spaziano da suoni classici a beat più moderni e sperimentali, con una grande varietà nei campionamenti.
Il progetto include la partecipazione al microfono di Skarto, Sab Sista, Bigga e Shaki.
Black Bombay è stato mixato da Dj Matter (Riparia 72) e masterizzato da DJ Argento al Silverroom Studio.
21,00€
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11,90€
Dora Exp is a new label exploring the intersections between gritty MPC drums, opalescent synths, outer space soul and acid grooves, managed by dj and producer Andrea Passenger.
'Hi Power' is an intense gospel-infused stomper, delivered both in 'regular' and acid versions. Is it House? Disco? Undoubtedly it's unique and challenging. "Begin'n" moves in faster techno-ish territory, while B.Monk rounds the edges with its smooth midtempo boogie tones.
After his electronic and spacey works for Icon Of Desire, Ai Records, Electronique and Tabernacle, and his groove-oriented edits for Light Touches and Rain&Shine, Andrea Passenger is back again with something quite diverse and outstanding.
Mastered by Jose Rico, pressed by Mother Tongue.
Limited to 250 copies with full color sleeve, artwork by Roberta Comoglio.
Tracklist
A1 Hi Power
A2 Begin'n
B1 Hi Power (Acid Mix)
B2 B.Monk
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Dora Exp is a new label exploring the intersections between gritty MPC drums, opalescent synths, outer space soul and acid grooves, managed by dj and producer Andrea Passenger.
'Hi Power' is an intense gospel-infused stomper, delivered both in 'regular' and acid versions. Is it House? Disco? Undoubtedly it's unique and challenging. "Begin'n" moves in faster techno-ish territory, while B.Monk rounds the edges with its smooth midtempo boogie tones.
After his electronic and spacey works for Icon Of Desire, Ai Records, Electronique and Tabernacle, and his groove-oriented edits for Light Touches and Rain&Shine, Andrea Passenger is back again with something quite diverse and outstanding.
Mastered by Jose Rico, pressed by Mother Tongue.
Limited to 250 copies with full color sleeve, artwork by Roberta Comoglio.
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A1 Hi Power
A2 Begin'n
B1 Hi Power (Acid Mix)
B2 B.Monk
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